A soli 20 minuti dal centro di Firenze, adagiata in cima alla collina a cui si ascende per un lungo viale di cipressi contornato da viti e olivi, si trova l’Agriturismo di Poggio Arioso. Accanto ad esso sorge la villa padronale di origini seicentesche col giardino in stile e la cantina, il tutto lungo la via del Chianti docg. .
I motivi di un soggiorno a Poggio Arioso
Date le caratteristiche dell’Azienda e dell’agriturismo Poggio Arioso consente la vacanza nel cuore verde della Toscana, in una fattoria storica, ed è, al tempo stesso, riferimento del turismo legato alle città d’arte, Firenze soprattutto (il cui centro si raggiunge in 20 minuti), Siena e Pisa in subordine (45 minuti).
La struttura offre le risposte giuste a chi chiede di conoscere Firenze sia che si tratti di un turista più “signorile” e meno autonomo, sia che si tratti di una clientela più giovane e indipendente.
Per entrambi l’aspetto artistico della vacanza è importante quanto l’aspetto legato al relax e al lato ambientale e paesaggistico.
Nel settore legato al turismo dell’arte la struttura è perfetta per la sua signorilità, per la bellezza e la cura degli ambienti messi a disposizione, per la vicinanza alla villa seicentesca e al suo giardino (fruibile) e per la comodità nel raggiungere la città.
In questo senso la struttura si pone l’obiettivo di essere un buon “albergo di campagna” e dunque alternativa più economica e confortevole (fresco, tranquillità) a molti alberghi di città.
L’agricoltura e il paesaggio
Le colline attorno al Poggio Arioso portano, indelebili, i segni dell’uomo agricoltore che rendono inconfondibili questi angoli di Toscana. La cultura contadina, su queste pendici collinari nate dalla roccia chiantigiana dell’alberese, privilegiava vite e olivo. Dunque, boschi di leccio e cipresso nella parte alta delle colline poi oliveti e vigneti punteggiati qua e la da pievi, ville padronali e borghi scolpiti con la pietra calcarea. Questo il paesaggio “antropizzato” che contorna Poggio Arioso.
Rispettare questa tradizione è una sorta di obbligo morale che ha le sue profonde motivazioni tecniche. Lavorare la terra, utilizzare solo concimi organici o semine di essenze da sovescio, potare le piante secondo metodi poco invasivi, limitare al minimo gli imput energetici e chimici in genere, sono linee di condotta tradizionali che mostrano di avere grande futuro.
L’intero oliveto è in conversione al metodo biologico ed è controllato da Bioagricert.
La raccolta delle olive e la vendemmia a Poggio Arioso
Sono momenti di lavoro febbrile e, al tempo stesso, di grande gioia. Tutta la fatica, la passione, l’attesa di un anno finiscono per avere un senso. Questa è la bellezza del lavoro di campagna.
Nei filari, come in mezzo alle olivete, è tutto un brulicare di gente vociante, la terra ha dato i suoi frutti.
Soggiornare a Poggio Arioso vuole anche dire entrare in contatto con questa realtà, provare a comprenderla proprio là dove essa si perpetua da secoli.
Le visite guidate alla canina, ai vigneti, alle olivete oppure le degustazioni di vino e di olio sono possibili in azienda a cura del personale specializzato.
In particolare, tra la fine di novembre e i primi giorni di dicembre, sono previste degustazioni di olio e vino nuovi accompagnati da assaggi di piatti tipici della tradizione toscana.
Piccolo museo
Gli appartamenti e gli spazi comuni dell’agriturismo finiscono per essere una sorta di ambiente museale dove fanno bella mostra di sé le opere di Roberto Cipolline, in arte Ciro.
Ciro è un artista particolare capace di rendere vita agli antichi oggetti, strumenti di lavoro, utensili del mondo contadino. Un soggiorno a Poggio Arioso ed ecco che una serie di serrature arrugginite finiscono per disegnare l’orizzonte di un piccolo paese, semplici, corte, assi di legno sapientemente lavorate e ornate diventano preziosi manoscritti, vecchie stecche multicolori si trasformano in suggestivi prodotti dell’orto.
Ogni angolo è impreziosito della fervida, brillante, fantasia di un vero artista.